Descrizione
La sorveglianza veterinaria attivata a seguito del Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi – Anno 2024, ha evidenziato il riscontro di positività al West Nile virus in pool di zanzare raccolto il 26 giugno nel Comune di Collecchio e il 27
giugno nel Comune di Argenta (Fe).
giugno nel Comune di Argenta (Fe).
Secondo quanto previsto dal Piano Regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi – Anno 2024 ciò configura nelle province di Parma, Ferrara e Ravenna un livello di rischio 2 (probabilità di epidemia bassa/moderata) e comporta la messa in atto di interventi di controllo del vettore e di prevenzione dell’infezione nell’uomo e negli equini.
Pertanto, nelle province di Parma, Ferrara e Ravenna con particolare riferimento ai Comuni di pianura e/o pedecollinari e collinari, si raccomanda di:
1. continuare ad attuare rigorosamente gli interventi di lotta antilarvale di competenza dei Comuni e intensificare le attività di controllo e sostegno alle attività effettuate dai privati;
2. effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto;
3. sensibilizzare i proprietari di equidi a vaccinare gli animali di proprietà.
1. continuare ad attuare rigorosamente gli interventi di lotta antilarvale di competenza dei Comuni e intensificare le attività di controllo e sostegno alle attività effettuate dai privati;
2. effettuare interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone nelle ore serali in aree all’aperto;
3. sensibilizzare i proprietari di equidi a vaccinare gli animali di proprietà.
Il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2024 della Regione Emilia-Romagna ribadisce le azioni di prevenzione e contrasto delle malattie virali potenzialmente gravi che le zanzare possono trasmettere e rafforza le azioni contro la Dengue.
Viene confermata la strategia di prevenzione per contrastare il rischio di importazione di casi non solo di Dengue, ma anche di Chikungunya e Zika, malattie infettive legate principalmente ai viaggi internazionali, ripresi dopo la pandemia da SARS-CoV-2, da aree in cui è documentata la circolazione endemica dei virus responsabili. Tre gli strumenti messi in campo: sorveglianza entomologica e lotta alla zanzara tigre; precoce individuazione dei casi sospetti di malattia e ulteriore rafforzamento delle misure per prevenire la trasmissione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi, tessuti ecc.
La crescente attenzione sul rischio Dengue non fa comunque dimenticare West Nile, un’altra malattia trasmessa dalle zanzare, che si presenta ogni anno nel nostro territorio. Il Piano prevede di contrastarne la diffusione attraverso un approccio ‘One Health’ che integra la sorveglianza dei casi umani con la ricerca del virus in zanzare e uccelli.
Azioni specifiche contro la Dengue
Le azioni previste riguardano l’attivazione di sorveglianze specifiche nei potenziali punti di ingresso delle zanzare (come ad esempio porti e strutture che commerciano in pneumatici) per sorvegliare il rischio di introduzione della Aedes aegypti (zanzara diversa dalla tigre) che è il vettore più competente nel trasmettere la Dengue; si tratta di una specie al momento non presente in Italia.
Collaborazione di Comuni, Ausl e cittadini
Anche nel 2024 ai Comuni è chiesto di attivare le ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare nelle aree urbane come trattamenti larvicidi sul suolo pubblico e attività di coinvolgimento dei cittadini per una corretta gestione delle aree private (vedi l'ordinanza n. 21/2023, allegata), oltre alla tempestiva attuazione di interventi straordinari di disinfestazione in caso di accertata circolazione virale.
Anche nel 2024 ai Comuni è chiesto di attivare le ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare nelle aree urbane come trattamenti larvicidi sul suolo pubblico e attività di coinvolgimento dei cittadini per una corretta gestione delle aree private (vedi l'ordinanza n. 21/2023, allegata), oltre alla tempestiva attuazione di interventi straordinari di disinfestazione in caso di accertata circolazione virale.
Ai cittadini è chiesto di adottare nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare la proliferazione degli insetti sia per proteggersi.
I siti a rischio di infestazione da zanzare nelle aree pubbliche rappresentano infatti solo il 20-30% del totale, il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata.
Informare, anche nelle scuole
La prevenzione è accompagnata anche quest’anno da una campagna di informazione rivolta alla popolazione per fornire ai cittadini tutte le indicazioni da mettere in atto per contribuire a ridurre il livello dell’infestazione da zanzare. Nelle attività di promozione dei comportamenti corretti sono coinvolti anche gli istituti scolastici primari e secondari dell’Emilia-Romagna con il progetto “Contrasto alla diffusione della zanzara tigre”.
La prevenzione è accompagnata anche quest’anno da una campagna di informazione rivolta alla popolazione per fornire ai cittadini tutte le indicazioni da mettere in atto per contribuire a ridurre il livello dell’infestazione da zanzare. Nelle attività di promozione dei comportamenti corretti sono coinvolti anche gli istituti scolastici primari e secondari dell’Emilia-Romagna con il progetto “Contrasto alla diffusione della zanzara tigre”.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://www.zanzaratigreonline.it/ costantemente aggiornato dal Gruppo tecnico regionale.
Su https://salute.regione.emilia-romagna.it/campagne/zanzare il materiale sulla campagna di comunicazione "Zanzare e altri insetti, impara a difenderti".
Il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2024 può essere consultato su https://zanzaratigreonline.it/it/chi-fa-cosa/regione